Il consumo della pasta senza glutine è cresciuto negli ultimi anni e a dimostrarlo sono i numeri. Il giro d'affari creatosi intorno ai prodotti senza glutine, pasta in testa, è aumentato del 32,1% nel 2016. Questa crescita è stata determinata, in primo luogo, da un aumento delle diagnosi di celiachia - una malattia infiammatoria dell'intestino causata dall'ingestione di alimenti contenenti glutine - e intolleranze al glutine. Una popolazione di oltre 180mila persone diagnosticate in Italia, che sale a 600mila se si considerano anche coloro che sono celiaci o intolleranti al glutine ma non sanno di esserlo.
LO SVILUPPO DEL GLUTEN FREE. Questi fattori hanno determinato lo sviluppo di una serie di prodotti alternativi ai farinacei con glutine, come la pasta che viene prodotto con farine diverse da quelle ottenute dal grano. In realtà i prodotti senza glutine sono anche diventati di moda e sono consumati anche da persone che non ne necessitano per motivi di salute. Secondo il quotidiano on line ilfattoalimentare.it, sono 2 milioni le famiglie che scelgono, in Italia, prodotti senza glutine e un recente studio Nielsen ha rivelato che l'11 % degli italiani ritiene che questo tipo di alimenti offra, in ogni caso, vantaggi per la salute. Una percezione, quest'ultima, non confermata da molti medici nutrizionisti.
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PASTA SENZA GLUTINE, IL PREZZO E I COSTI DI PRODUZIONE. In questo contesto la produzione della pasta gluten free è cresciuta molto, nonostante i suoi prezzi siano superiori rispetto a quelli della pasta di semola di grano duro. I prezzi della pasta senza glutine sono più alti, è vero, ma c'è un motivo ben preciso. A spiegarlo è Barilla, che nel 2014 ha lanciato una gamma di pasta gluten free che a oggi può contare su sette formati: spaghetti, penne rigate, stelline, tortiglioni, fusilli, ditalini rigati e tagliatelle. Secondo Barilla, leader mondiale nella produzione della pasta, il costo più alto dipende dalla composizione della pasta senza glutine che viene prodotta con materie prime molto più costose e attraverso un processo produttivo più complesso e oneroso di quello utilizzato per la produzione della pasta di semola di grano duro. La pasta senza glutine Barilla, ad esempio, è preparata con un esclusivo mix di mais bianco, mais giallo e riso: 100% senza glutine e senza aggiunta di amidi. Ci sono, poi, da mettere in conto i costi di gestione più elevati maggiori scarti, sistemi di pulizia dedicati, test analitici. Tutte procedure necessarie per garantire il rispetto dei requisiti che sono previsti per la categoria dei prodotti senza glutine.
PASTA SENZA GLUTINE BARILLA E LE CERTIFICAZIONI. E' importante sottolineare anche che Barilla Senza Glutine aderisce al programma "Spiga Barrata" dell'Associazione Italiana Celiachia (Aic) ed è stata inserita dal Ministero della Salute nel Registro Nazionale degli Alimenti erogabili gratuitamente ai celiaci, a testimonianza del fatto che si tratta din un prodotto equiparabile a un farmaco e destinato a un pubblico definito e con problemi di salute.
BARILLA, UN PREZZO COMPETITIVO. Per tutti questi motivi, dunque, il prezzo della pasta senza glutine è più alto di quello della pasta di semola di grano duro. Ma quello della pasta Barilla rimane, in ogni caso, molto competitivo rispetto ai suoi principali competitors che si possono trovare sugli scaffali dei supermercati. In ogni caso il prezzo dei prodotti senza glutine nelle farmacie e nei negozi specializzati è quasi sempre più alto rispetto a i supermercati e agli ipermercati e anche rispetto ai supermercati on line, come Cicalia. Questo perché un ipermercato o un supermercato hanno la possibilità di sfruttare i canali distributivi della Gdo e abbattere i prezzi. Anche nei supermercati on line è possibile trovare una vasta gamma di pasta senza glutine a prezzi equiparabili a quelli della Gdo con un ulteriore vantaggio, non trascurabile, che è rappresentato dalla possibilità di farsi consegnare la spesa a casa.
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