Manca ancora una festa, quella dell'Epifania, e poi diremo addio anche a queste lunghissime festività natalizie. Uno dei ricordi sarà senz'altro legato a quanto abbiamo mangiato, ai chili presi e non mancheranno buoni propositi per come smaltirli. Nonostante ci sembri di aver mangiato al di là di ogni possibilità umana qualcosa di 'natalizio' sarà rimasto in dispensa. Un cotechino, ad esempio. Dopo averne abusato con le lenticchie, proviamo a scoprire nuovi orizzonti culinari per il celebre insaccato di maiale. A tal proposito vogliamo proporvi una ricetta molto particolare e gustosa: il cotechino in crosta di polenta con mostarda, i cui ingredienti si possono acquistare comodamente in un supermercato on line.
Scopri di piùIl cotechino? Si può mangiare anche senza lenticchie...
Si avvicinano le feste natalizie e nell'aria sembra già di sentire il profumo di cotechino e zampone. I due celebri insaccati di maiale sono buoni tutto l'anno, si pensi che alla Fiera delle Grazie (Mantova) il panino col cotechino è un must di Ferragosto, ma è per Natale che cotechino e zampone si contendono il posto d'onore sulle tavole imbandite degli italiani. Non vegani, ovviamente.
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Cotechino, insaccato povero che arrichisce il Natale
È buono tutto l'anno, ma per Natale, soprattutto nel nord Italia, lo si trova un po' su tutte le tavole imbandite, magari accompagnato da lenticchie in sugo di pomodoro. Stiamo parlando del cotechino he non è la stessa cosa dello zampone perché di quest'ultimo può essere considerato il padre. Ma vedremo che cotechino e zampone si somigliano molto. Soprattutto il contenuto di zampone e cotechino è lo stesso, ciò che li differenzia è il contenitore della carne: nel caso del cotechino il sacco è costituito dal budello di maiale, mentre il sacco dello zampone è rappresentato dalla pelle dell'arto anteriore del maiale.
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