Pablo Neruda in una sua poesia l'ha definito "avorio prezioso", mentre nel libro dell'Esodo viene ritenuto il bene più prezioso lasciato dagli Ebrei durante la fuga dall'Egitto. Stiamo parlando dell'aglio, un alimento dalle molteplici proprietà terapeutiche che, se consumato regolarmente, fa molto bene al cuore, abbassa la pressione sanguigna, abbassa il colesterolo nel sangue, funge da antibiotico naturale, contrasta tosse e raffreddore e rinforza il nostro sistema immunitario.

L'aglio è una pianta molto antica le cui proprietà terapeutiche sono note da moltissimi anni. Abbiamo visto come già gli antichi egizi la utilizzassero e la dessero agli schiavi che costruivano le piramidi per fare in modo che non si ammalassero. Anche Ippocrate, il padre della medicina occidentale ne aveva ampiamente riconosciute le proprietà curative. Queste ultime derivano dalle sue proprietà nutrizionali che possono essere riassunte nella presenza di vitamina C, Selenio, vitamina B6 e i composti dello zolfo. Sono, in particolar modo, questi ultimi a conferire all'aglio le sue proprietà curative. Nello specifico, la molecola contenente zolfo più attiva in questo bulbo è l’alliina e quando l’aglio fresco viene danneggiato (tagliandolo o schiacciandolo), l’alliina viene convertita in allicina grazie all’azione di un enzima, l’alliinasi. L’allicina è responsabile di gran parte l’odore pungente dell’aglio, un meccanismo di difesa sviluppato dalla pianta per proteggersi dai parassiti.

Nell'immaginario collettivo l'aglio è associato alla sua capacità di scacciare i vampiri. Leggende a parte, si tratta di una pianta bulbosa originaria dell'Asia centrale imparentata con l'erba cipollina, la cipolla, lo scalogno e il porro. Il suo utilizzo principale, in cucina, è quello di condimento ma è anche utilizzato a scopo terapeutico per le sue proprietà note fin dall'antichità.