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Il farro: cereale antico dalle proprietà senza tempo

Posted by Emanuele Salvato on 29-Aug-2017 10.30.14

Il farro è un cereale molto antico. Anzi, per dirla tutta è considerato la più antica tipologia di frumento coltivato e veniva utilizzato dall'uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico. Oggi questo cereale è stato riscoperto dalle persone che vogliono alimentarsi in maniera sana, naturale e biologica. Trovare il farro è ormai molto facile e non c'è bisogno di recarsi solo in negozi specializzati, poiché è facilmente reperibile sugli scaffali dei supermercati della grande distribuzione, ma anche nei supermercati on line.

La maggior parte del farro coltivato in Italia è rappresentata dal farro dicocco e nel corso dei secoli la produzione del cereale è andata via via riducendosi per lasciare spazio al comune grano tenero e grano duro. Come si diceva all'inizio, però, questo cereale sta riprendendo a diffondersi soprattutto grazie alle sue uniche e ricche proprietà nutrizionali. In Italia viene coltivato principalmente in Emilia, Liguria, Toscana e Lazio.

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VALORI NUTRIZIONALI E BENEFICI. Dal punto di vista nutrizionale il farro si distingue per un elevato contenuto di fibre che, come noto, favoriscono il transito intestinale e contribuiscono a mantenere sano l'intestino grazie all'eliminazione delle scorie. Il suo apporto calorico è piuttosto basso, circa 340 chilocalorie per 100 grammi di prodotto. Il consumo di farro contribuisce all'apporto di vitamine del gruppo B e di proteine. Nel farro possiamo trovare elementi nutritivi essenziali come la tiamina, la nacina e la riboflavina. Fosforo, potassio e magnesio sono, invece, i sali minerali maggiormente presenti nel farro.

Come si diceva sono molti i benefici che il consumo di farro nell'alimentazione può apportare al nostro organismo. Innanzitutto risulta più digeribile rispetto al grano duro e a quello tenero; la presenza di fibre aiuta chi soffre di stitichezza a regolarizzare l'eliminazione delle scorie e di conseguenza un consumo regolare di farro può aiutare nella protezione dell'apparato digerente limitando l'insorgenza di patologie fastidiose come le gastriti e i disturbi come il ristagno della bile nell'intestino. Trattandosi di un cerale capace di saziare molto in poche quantità, il farro è consigliabile anche a chi sta facendo diete dimagranti. Altre proprietà benefiche del farro sono relative alla riduzione del rischio di sviluppare aterosclerosi. La niacina contenuta nel cereale, poi, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo LDL e il rischio cardiovascolare. Molto importante sottolineare anche come il farro, per il suo elevato ottenuto di fibre e altro elementi nutritivi benefici, sia d'aiuto per ridurre il rischio di diabete di tipo 2.

 

PERLATO, DECORTICATO, INTEGRALE: LE DIFFERENZE. Il farro può essere consumato sotto forma di chicchi o in farina nella preparazione di diversi tipi di prodotti da forno che risultano molto appetitosi grazie al sapore molto gradevole del cereale. Si trova in commercio sia come farro decorticato che come farro perlato: il primo presenta la cuticola esterna, detta glumetta, il secondo ne è privo e richiede pertanto tempi di cottura più brevi.

I cereali in commercio sono integrali, decorticati e perlati, ma sono molto differenti fra di loro. Il cereale integrale infatti è costituito dal chicco intero che contiene quindi crusca, germe ed endosperma. Un primo processo di raffinazione porta al cereale decorticato. Questi, come il farro e l'avena, vengono definiti anche semi-integrali perché nel processo di raffinazione perdono solo una minima parte di crusca, mantenendo però intatti germe ed endosperma. Nel caso dell'orzo decorticato però la situazione è differente perché contiene meno crusca e perde totalmente il germe.

La perlatura rappresenta un ulteriore grado di raffinazione che porta il cereale a perdere crusca e germe, lasciando solo l'endosperma. Il cereale così trattato è assimilabile a un cereale completamente raffinato, come la farina bianca, e perde tutte le proprietà curative e antiossidanti e i nutrienti che invece mantengono i cereali integrali e quelli decorticati.

Dal momento che l’unico vero vantaggio del farro perlato rispetto a quello decorticato è l’accorciamento dei tempi di preparazione, un buon consiglio è sicuramente quello di consumare il farro decorticato che mantiene tutti i benefici offerti dall’alto contenuto di fibre e sali minerali. In questo caso è necessario tenere in ammollo i semi per circa otto ore prima di procedere alla cottura. È poi possibile preparare gustose zuppe o ricche insalate.

 

 

Calorie e valori nutrizionali del farro in sintesi

100 g di farro contengono 335 kcal / 1400 kj.

Inoltre, per ogni 100 g di questo prodotto crudo abbiamo:

  • Acqua 10,40 g

  • Carboidrati 67,1 g

  • Zuccheri 2,7 g

  • Proteine 15,1 g

  • Grassi 2,5 g

  • Colesterolo 0 g

  • Fibra totale 6,8 g

  • Sodio 18 mg

  • Potassio 440 mg

  • Ferro 0,7 mg

  • Calcio 43 mg

  • Fosforo 420 mg

Topics: farro,

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