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Spaghetti senza glutine Barilla, fra tradizione e nuove necessità alimentari

Posted by Emanuele Salvato on 10-Jul-2017 09.15.09

Un piatto di spaghetti è una delle cose più normali che possa capitare di vedere. E, soprattutto, di mangiare, in special modo in Italia. Gli spaghetti rappresentano una cultura e una tradizione, quella della pasta, che nel Belpaese è sinonimo di benessere, ma anche di salute e buon gusto. Ma dietro un piatto di spaghetti, oggi, possiamo trovare un sacco di sfaccettature. Ai giorni nostri, ad esempio, gli spaghetti non sono solo prodotti con grano duro e acqua, ma esistono gli spaghetti integrali e anche quelli senza glutine, realizzati con farine diverse da quelle di grano.

SPAGHETTI SENZA GLUTINE BARILLA. Una delle aziende italiane che ha legato, in parte, il proprio nome e il proprio successo alla pasta e, in particolare, anche agli spaghetti, simbolo indiscusso di questo alimento, è la Barilla. Un'azienda, quest'ultima, che nella sua lunga storia - quest'anno festeggia i 140 anni dalla nascita – ha saputo adattarsi ai cambiamenti del mercato, soprattutto a quelli dettati dalle richieste dei consumatori. In continua evoluzione. Per questo motivo Barilla nel 2014 ha lanciato in tutto il modo la propria linea di pasta senza glutine che comprende diversi formati e fra questi non potevano certo mancare gli spaghetti senza glutine Barilla.

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LE RAGIONI COMMERCIALI DELLA PASTA SENZA GLUTINE. Un prodotto che ha trovato la sua ragione commerciale nella soddisfazione di bisogni riferiti a particolari categorie di persone come i celiaci e gli intolleranti al glutine che, in base ai dati forniti dall'associazione Italiana Celiachia, in Italia sono 1 persona su 100, mentre 500mila sono le persone che non sanno di esserlo. La spesa complessiva per gli alimenti senza glutine in Italia è di 150 milioni di euro, di cui 130 nel circuito farmaceutico e 20 in quello della grande distribuzione. Anche le vendite nei supermercati on line stanno acquisendo sempre più margine di mercato. Anche queste persone, infatti, che per ragioni di salute non possono mangiare gli spaghetti tradizionali, a base di semola di grano duro, o integrali, possono però ritrovare il gusto di mangiarsi un bel piatto di spaghetti senza glutine Barilla. Prodotti con un mix di farine prive di glutine a base di mais bianco, mais giallo e riso. Una ricetta innovativa preparata senza l’aggiunta di amidi per garantire il massimo della qualità che da sempre contraddistingue Barilla.

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LA STORIA DEGLI SPAGHETTI. Ma se la storia di Barilla è importante e risale al 1877 - anno in cui Pietro Barilla aprì una bottega di pane e pasta a Parma - quella degli spaghetti affonda le radici ancora più in là nel tempo. In un libro del 1154, denominato il Libro di Ruggero, il geografo di Ruggero II di Sicilia, Al-Idrisi, nel descrivere il paese di Trabia, a 30 km da Palermo, parla di una zona ricca di mulini dove si produceva una pasta a forma di fili leggermente arrotondati, chiamata "itrya" (dall'arabo "iryah" che vuol dire "focaccia fine tagliata a strisce") la quale veniva spedita via mare nei principali centri di tutto il Mediterraneo. Bisogna andare agli inizi del XIX secolo per trovare le prime tracce della meccanizzazione del processo di produzione della pasta alimentare e bisogna andare a Napoli. Il termine spaghetti, invece, compare per la prima volta in un'opera del 1824 intitolata "Li maccheroni di Napoli" e scritta da Antonio Viviani. Il termine spaghetti era utilizzato come diminutivo della parola spago. Nell'opera sono illustrate le varie fasi della lavorazione. Fonti letterarie anteriori a questa citata, invece, utilizzano altre parole per descrivere lo stesso prodotto alimentare: vermicelli, maccheroni o maccaroni. 

Gli spaghetti hanno subito un'evoluzione anche nel modo di essere conditi. Se all'inizio erano perlopiù conditi con solo olio d'oliva, formaggio e pepe, all'inizio del 1700 cominciano a essere abbinati al pomodoro. Una prima testimonianza in tal senso la si itorva n un presepe napoletano di inizio Settecento. La prima ricetta di spaghetti al pomodoro riale invece alla metà del 1700. Nel tempo, poi, gli spaghetti verranno conditi nei modi più diversi: con il ragù di carne, le verdure, il pesce....

GLI SPAGHETTI AL CINEMA. Anche nel teatro e nel cinema sono presenti gli spaghetti con gag memorabili come quella di Totò in Miseria e nobiltà o il piattone di spaghetti che si trova di fronte Alberto Sordi nel film Un americano a Roma del quale si ricorda la celebre frase in romanesco "Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io mete magno...".

Proprio per il fatto di essere un tipico prodotto italiano, gli spaghetti hanno anche dato il loro nome a un genere cinematografico, lo "spaghetti-western", ossia film western prodotti e diretti da registi italiani, diventati celebri in tutto il mondo. Il regista più conosciuto di questo genere è senza dubbio Sergio Leone.

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Topics: barilla, pasta senza glutine,

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