Conosciuto anche come "oro rosso" per il suo alto costo (può arrivare a costare anche 30 euro al grammo) lo zafferano è una spezia preziosa per molti aspetti. Il suo valore, infatti, è anche dato dal gusto che è in grado di dare alle pietanze, dal colore che può conferire, si pensi al riso allo zafferano. Ma si tratta anche di una spezia ricca di proprietà interessanti. La spezia dalle origini antichissime oggi può essere facilmente trovata e acquistata anche da chi fa la spesa on line.
Lo zafferano si ottiene da una varietà di croco, Crocus Sativus, una pianta della famiglia delle Iridacee, del quale si usano i tre stimmi, la parte destinata a ricevere il polline, raccolti a mano ed essiccati.
STORIA. Dal punto di vista storico la coltivazione umana e regolamentata della pianta da esemplari selvatici può essere fatta risalire al 3000 a.C. e bisogna spostarsi nell'isola di Creta. Esistono elementi storici in grado di testimoniare come Greci, romani e Egiziani apprezzassero lo zafferano che era al centro di intensi traffici nel Mediterraneo e anche i Fenici lo commerciavano. In Persia lo zafferano era utilizzato come spezia, ma anche come deodorante: si narra che Alessandro di Macedonia l'aggiungesse all'acqua del suo bagno per lenire le ferite rimediate nelle battaglie. Quando cadde l'Impero Romano la coltivazione dello zafferano si fermò in Europa e bisogna aspettare il 1200 d.C per rivederne coltivazioni nel vecchio continente. Sono gli arabi che lo reintroducono prima in Spagna e pi nel resto del continente. Il nome zafferano deriva, infatti, dalla parola araba za'faran che, a sua volta, deriva dal persiano zaafara, parola che indica il croco ossia la pianta da cui lo zafferano è generato. Nel Medioevo la spezia era utilizzata come medicinale. Venezia divenne uno dei centri più importanti del commercio di zafferano tra Oriente e Occidente, mentre importanti centri di produzione furono in Svizzera, a Basilea, e in Germania, a Norimberga. In America vi arrivò grazie ai coloni europei. Oggi il 90% della produzione mondiale di zafferano è concentrata in Iran, mentre altri importanti produttori sono la Grecia, il Marocco, l'India, la Spagna e l'Italia. In particolare, sono la Sardegna, la Toscana, l'Abruzzo e le Marche le regioni dove si concentra maggiormente la produzione della spezia con oltre 300 aziende coinvolte.
PROPRIETA' NUTRITIVE. Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di zafferano sono in grado di apportare ben 310 kcal. I carboidrati sono 65 grammi, 4 grammi la parte di fibra, 11 grammi le proteine e 6 grammi i grassi con apporto discreto di omega 3 e omega 6. Presenti le vitamine C, B6, folati e vitamina A. Anche i minerali non mancano. Soprattutto il manganese che è al 1420% dell'apporto giornaliero e poi ancora ferro, potassio, fosforo, rame e calcio. Bisogna ricordare che 100 grammi di zafferano, visti anche i suoi costi, sono tantissimi. e per questo gli apporti nutritivi appenza menzionati vanno dimensionati a un consumo di qualche grammo.
BENEFICI SULL'ORGANISMO. Lo zafferano ha rivelato un'alta capacità antidepressiva grazie al contenuto di crocina. Somministrato insieme alla fluoxetina permette di ridurre gli effetti collaterali di quest'ultima sostanza, come le disfunzioni di tipo sessuale. Crocina e crocetina, i pigmenti dello zafferano, si sono rivelati capaci di interferire con lo sviluppo di diversi tipi di cellule tumorali.
Studi recenti hanno stanno indagando come un estratto della spezia si stia rivelando efficace contro l'Alzheimer. In pratica lo zafferano agirebbe come un abile spazzino favorendo la degradazione della proteina beta-amiloide, la proteina tossica principale indiziata di causare la malattia di Alzheimer.